L’oratorio è sede della omonima confraternita, detta dei “turchini” dal colore della cappa processionale.
La chiesa fu edificata nel secolo XV e subì molti rimaneggiamenti: il più significativo, nel secolo XVIII, gli diede l’attuale aspetto con i pregevoli stucchi e le decorazioni; l’edificio è a pianta rettangolare, con volte affrescate nella metà del secolo XIX dal pittore ovadese Ignazio Tosi.
Di pregevole fattura sono il polittico (prima metà del secolo XVI) raffigurante l’Annunciazione di Agostino Bombelli: a lato del pannello centrale sono raffigurati i santi Sebastiano e Giovanni Battista, ed in alto Maria Maddalena e Giacomo Maggiore.
Nella chiesa sono conservate due casse processionali di proprietà della confraternita: una rappresenta la scena dell’Annunciazione, con l’Arcangelo Gabriele e la Madonna, opera tarda di Anton Maria Maragliano e l’altra la Madonna del Carmelo con Sant’Alberto e due angeli, opera di Luigi Fasce.
La prima campata ospita due tele del pittore Luca Cambiaso (secolo XVI), detto Lucchetto da Genova, rappresentanti due scene della Via Crucis; il quadro di San Giovanni Evangelista è posto a metà della parete di sinistra, di scuola napoletana di secolo XVII, è stato attribuito a Josepe de Ribera, detto Spagnoletto.
Sopra l’entrata v’è un organo Serassi che fronteggia l’altare maggiore; di grande pregio sono gli argenti e le cappe processionali, messe in mostra durante le processioni.