Il Santuario della Madonna dei Laghi sorge poco lontano dal centro storico di Avigliana, sul Lago Grande, nel luogo in cui si trovava un pilone votivo raffigurante l’immagine di una Madonna del latte, già meta di pellegrinaggi dalla fine del Trecento. Secondo la tradizione, Bona di Borbone, sposa di Amedeo VI, il Conte Verde, dopo aver pregato la Madonna del Latte per avere un figlio, nel 1360 diede alla luce il futuro Amedeo VII. Venne quindi eretto un piccolo sacello con l’altare davanti all’immagine miracolosa. L’edificio attuale fu progettato dall’architetto ducale Nicola Ramelli e i lavori iniziarono sotto la supervisione del capomastro luganese Bartolomeo de Jacobis nel 1622 e si protrassero fino al 1643. I costi dei lavori vennero sostenuti dai duchi di Savoia. Anche il cardinale Maurizio di Savoia, si occupò di arredare la chiesa donando una serie di dipinti di alcuni degli artisti più importanti dell’Italia del primo Seicento. Il complesso fu affidato dal 1622 al 1800 ai Padri Cappuccini. Attualmente ospita l’Istituto dei Salesiani, insediatovisi nel 1892.
La chiesa è a pianta centrale con il vano principale di forma ovale e sul quale si aprono il presbiterio e due cappelle laterali. Alle spalle del presbiterio fu realizzato il coro per la comunità cappuccina. La facciata è preceduta da un pronao, con timpano e arco trionfale affrescati con l’Eterno Padre e l’Annunciazione. L’interno è dominato dal polittico di primo Cinquecento dell’altare maggiore, raffigurante l’Annunciazione tra i Santi Rocco e Sebastiano, opera di Defendente Ferrari e allievi, donata nel 1615 da Carlo Emanuele I. Si conservano opere di notevole importanza storico-artistica, come San Maurizio di Guido Reni e San Michele Arcangelo di Antonio Maria Viani. Sono presenti copie di importanti dipinti del Seicento: una copia della Madonna dei Pellegrini del Caravaggio e una della Vergine con il Bambino con Santi di Giovanni Battista Crespi, detto il Cerano. Al saluzzese Carlo Vacca è attribuito il dipinto con San Francesco in adorazione del Crocifisso, mentre alla scuola di Beaumont è data la Visione di San Felice da Cantalice. Di Charles Dauphin, pittore francese attivo in Piemonte, sono le due tele dedicate ad episodi delle vite di San Francesco d’Assisi e di Antonio da Padova. La cupola è decorata con l’Incoronazione della Vergine dipinta su cartone, nel 1752, da Bernardino Galliari, pittore e scenografo del Teatro Regio di Torino. Il cartone fu esposto a Palazzo Madama, a Torino, nel 1931 in occasione delle nozze tra Umberto II di Savoia e Maria Josè del Belgio. Tra gli arredi scolpiti, invece, spiccano il raffinato tabernacolo dell’altare maggiore in ebano, tartaruga e ottone datato 1666, gli altari laterali eseguiti tra il 1713 e il 1715 da Francesco Crotti di Torino e il monumento funebre di Ludovico Provana, opera in marmi pregiati eseguita da Giuseppe Maria e Giovanni Domenico Carlo nel 1666.