Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Chiesa di Santo Stefano di Sessano
Diocesi di Ivrea ( sec. XI )
Casale Brac, 10010 Chiaverano TO
Sulla via Francigena, la rete di strade che da Canterbury porta a Roma e ai porti della Puglia si trova Chiaverano, piccolo paese sulle pendici della Serra dell’anfiteatro morenico di Ivrea.
Il paese nell’antichità era diviso in borghi, una quella di Sessano comprendeva la chiesa di Santo Stefano. Il borgo deve il suo nome alle caratteristiche naturali della zona: saxus significa sasso, sassoso come il masso dioritico su cui Sessano sorgeva. Sorgeva perché Sessano non c’è più. Una frana ha distrutto il paese e l’unica testimonianza che rimane è questa chiesa romanica dedicata a Santo Stefano, risalente all’anno 1000.
Gli abitanti si sono trasferiti nel borgo nuovo di Chiaverano edificato, proprio in questo 1251, per volontà del vescovo di Ivrea.
L’architettura è romanica. Le mura sono costruite in pietra locale, con pochi inserti in mattoni. Assai suggestiva, è la vista dall’eterno dell'abside, esposta ad est come di regola nelle chiese del primo medioevo in cui l’altare era posto al levar del sole.
Il campanile è posto al centro della facciata della chiesa, alla quale si accede attraverso un androne. Il campanile oltre alla funzione propria funge anche da ingresso della chiesa. Si tratta di una soluzione tipica delle chiese francesi dell’epoca che prende il nome di “clocher porche”. E’ poco diffusa in Italia, ma trova molteplici esempi nell'architettura romanica canavesana probabilmente in virtù dell’influenza e degli scambi culturali garantiti dal passaggio sul territorio della via Francigena.
Dopo la frana e l’abbandono del borgo la chiesa ha avuto un lento degrado, anche se sono state celebrate funzioni religiose fino agli anni trenta del Novecento.
Diventata di proprietà comunale nel 1985, venne successivamente interessata da interventi strutturali e di restauro che oggi consentono la visita.
L’edificio è a navata unica con tre campate, largo m 6 a lungo m 15, dimensioni ragguardevoli per l’epoca.
Santo Stefano di Sessano custodisce al suo interno un ciclo di affreschi eseguiti tra il XI e XII secolo che, per quanto compromessi dal tempo e dall’incuria, rappresenta un momento alto dell'arte romanica canavesana.
Il ciclo di affreschi per la sua antichità e l’alta qualità pittorica è ritenuto uno dei più importanti documenti della pittura romanica in Canavese. L’artista ha trovato ispirazione alla diffusione dell’arte imperiale ottoniana nella zona di Ivrea e nelle preziose illustrazioni dei codici miniati che si trovano Scriptorium del Vescovo Warmondo, un centro culturale di eccellenza dove, in epoca medievale, erano conservati, copiati e studiati i manoscritti della cultura del mondo, tra cui i testi sacri.
La decorazione dell’abside richiama schemi artistici e iconografici tipici della tarda antichità, dell’arte bizantina, che perdurano quasi immutati per secoli fino in epoca tardo-gotica.
Nel registro centrale vi è la raffigurazione dei dodici apostoli ai quali sono stati aggiunte altre due immagini di santi. Uno di essi è santo Stefano, a cui è dedicata la chiesa. E' riconoscibile al centro dell’abside alla destra della finestra centrale con la dalmatica e la stola, la veste del diacono. Si tratta del primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.
Uscendo, oltre all’architettura della chiesa di Santo Stefano, potrete ammirare il panorama che permette un ampio sguardo sulla pianura canavesana, sull' anfiteatro morenico d' Ivrea e verso la Serra, con i suoi boschi di castagni ed i terrazzamenti disposti lungo i pendii.
Infine, si segnala il giardino medioevale, l'Hortus Conclusus, al cui ingresso trovate una dozzina di aiuole di differenti cultivar di rosmarini che fioriscono da aprile a settembre. E poi il vigneto formato da pergolati di travi di castagno sostenute da "culigne", ritti in pietra tipici di Chiaverano, ospita rampicanti e esempi di antichi vitigni tipici del Canavese Erbaluce, Nebbiolo Luglienga, Bonarda e Neretto.
La chiesa è dedicata a santo Stefano. E' riconoscibile al centro dell’abside alla destra della finestra centrale con la dalmatica e la stola, la veste del diacono. Si tratta del primo cristiano ad aver dato la vita per testimoniare la propria fede in Cristo e per la diffusione del Vangelo.
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Opera tattile- disegno per il rilievo
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Cristo in Maestà
Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA)
Santo Stefano e apostoli
Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA)
Angeli coi simboli eucaristici
Opera tattile - disegno per il rilievo
Cristo in mandorla - affresco
Opera tattile - disegno per il rilievo
Santo Stefano e apostoli - affresco
Opera tattile - disegno per il rilievo
Facciata principale
Opera tattile - disegno per il rilievo
Facciata posteriore
Lun-Dom | 09:00 - 18:00 |
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La chiesa è dotata del sistema "Chiese a porte aperte" di apertura e narrazione automatizzata.
Consulta la App "Chiese a porte aperte" e prenota il tuo biglietto prima di metterti in viaggio.
The building may be visited at the times indicated unless a religious function is in progress
Lun-Dom | - |
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Info
- cathedral
- Cattedrale di Ivrea
- diocese
- Ivrea
- type of building
- Chiese e comunità parrocchiali
- address
- Casale Brac, 10010 Chiaverano TO
- web
- info@cittaecattedrali.it
Services
- accessibility
- reception
- educational
- guides
- bookshop
- food venue
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