La costruzione della chiesa dei Bianchi inizia nel 1636, terminando nel 1646, così come riportato nell'iscrizione posta sul portale della facciata. Fu lo stesso duca Sforzino Sforza, feudatario di Varzi, a concedere alla Compagnia dei Battuti, che durante i loro servizi per la comunità vestivano la cappa bianca, un luogo per edificare una nuova chiesa, poichè la cappella della SS. Annunziata dove si riunivano abitualmente, posta fuori le mura, era spesso resa inagibile dalle piene dello Staffora.
In facciata due formelle quadrilobate affiancano il portale architravato in pietra, sormontato da un medaglione con lo stemma della Confraternita del Gonfalone.
Edificio con pianta a croce greca, con bracci absidati, successivamente celata all'esterno dall'aggiunta di altri corpi, su cui si imposta un alto tamburo cilindrico con piccola lanterna. Il campanile è settecentesco.
Un restauro della metà del Novecento ha riportato l'interno all'essenzialità della struttura architettonica, arricchita da dettagli di grande eleganza.
Sopra l'altare maggiore, in marmi policromi, si trova la statua della Madonna Assunta.
Nel braccio sinistro, l'altare, aggiunto a fine settecento, presenta una teca contenete la scultura del Cristo Morto e una nicchia con la Madonna Addolorata.
Nel braccio destro, nella nicchia sopra l'altare, si trova la statua di San Giuseppe.