Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?

Chiesa di San Francesco da Paola

Diocesi di Torino ( sec. XVII; XVIII )

Via Po, 16 10123 Torino

La chiesa di San Francesco da Paola, esempio di devozione da parte della famiglia Savoia, fu costruita su commissione di Cristina di Francia e Amedeo di Savoia a seguito del voto da loro espresso per avere un erede al trono e si inserisce pertanto tra le “chiese reali” di Torino. Il progetto dell’edificio, datato al 1641 e consacrato ufficialmente nel 1730, è opera del padre carmelitano Andrea Costaguta.
La facciata fu realizzata su progetto dei maestri luganesi tra cui Martino Solaro e Giacomo Papa e risulta conclusa già nel 1667. La navata interna è decorata con ricchi marmi policromi e coperta da una volta lunettata; su di essa si affacciano sei cappelle, con altari che erano di patronato di famiglie legate alla corte sabauda.
L’altare maggiore è ornato dallo stemma di Maria Cristina di Francia ed è opera di Tommaso Carlone su disegno di Amedeo di Castellamonte; la pala raffigurante Francesco Giacinto ed Emanuele al cospetto di San Francesco da Paola è di Charles Dauphin così come il dipinto laterale di Luisa di Savoia che chiede la grazie per intercessione di San Francesco.
Di particolare pregio molte delle cappelle laterali, tra cui si ricorda la seconda a destra, ornata dalla tela di Stefano Maria Legnani con San Michele Arcangelo, la terza a sinistra con la statua della Madonna del Buon Soccorso di Tommaso Carlone del 1655, ed il coro e la sacrestia con alcuni dipinti di Bartolomeo Guidobono.

Artisti forestieri alla corte sabauda

La chiesa di San Francesco da Paola ospita una serie di importanti opere realizzate da artisti “forestieri”, che giunti a Torino incontrano i favori della committenza. Tra questi spiccano in primo luogo i fratelli Bartolomeo e Domenico Guidobono che lasciano verosimilmente Genova in cerca di un mercato alternativo, da tempo monopolizzato da casa Piola. Secondo il racconto delle fonti l’arrivo a Torino dei due fratelli sarebbe stato favorito dalla presenza di padre Giovanni Antonio al servizio di Madama Reale Maria Giovanna Battista. Particolarmente interessante è il rapporto privilegiato e al momento senza spiegazione, instaurato tra Bartolomeo, nel suo secondo soggiorno nella capitale sabauda, e i Padri Minimi di San Francesco da Paola. Se non vi è più traccia degli affreschi realizzati dal Guidobono per la chiesa reale, restano invece come frammentaria testimonianza l’ovale di un Santo francescano, la tela della Pietà, l’affresco nel dormitorio dell’ex convento con la Gloria dello Spirito Santo. Di particolare bellezza il ritratto di un santo francescano, parte di una serie, che decorava le celle dei monaci.
Interessante è poi la presenza di un altro artista di provenienza straniera, quella di Tommaso Carlone, appartenente alla famiglia dei Carlone di Rovio , trasferitisi a Genova ormai da generazioni. Tommaso attivo a Milano nella fabbrica del Duomo negli anni trenta del Seicento, secondo le fonti soggiorna a Torino in due momenti, di cui il primo dovrebbe datarsi al 1634-1635 ed il secondo intorno al 1653. A questo secondo soggiorno si datano, tra gli altri, gli interventi nella chiesa di San Carlo, in San Francesco da Paola e le committenze della Madama Reale. Nel 1655 realizza infatti per la “reale chiesa” la statua della Madonna del Buon Soccorso e nel 1664 assume l'impresa della costruzione dell'altare maggiore su disegno di Amedeo di Castellamonte, conclusa l'anno successivo.