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Cappella di San Grato
Diocesi di Torino ( sec. XVI )
Via Devesi,1 10076, Nole (TO)
La cappella di San Grato sorge all’interno del centro di Nole, a pochi passi dalla parrocchia di San Vincenzo martire. La dedicazione al vescovo di Aosta, invocato contro il maltempo per la protezione delle coltivazioni, ben si accorderebbe alla posizione originaria della cappella, fuori dall’abitato tra i campi della piana canavesana.
La campagna di scavi archeologici condotta nel 2003 ha dimostrato che l’attuale edificio, sorto nel corso del XVI secolo, sia stato edificato sui resti di una precedente struttura.
Varcata la soglia d’ingresso della cappella, si dischiude uno scrigno affrescato risalente agli anni ottanta del Cinquecento. Il ciclo pittorico mette al centro il “mistero pasquale”, ovvero la proclamazione della morte e risurrezione di Gesù Cristo. E’ un’iconografia rara nel territorio collocato a nord di Torino.
Lo svolgimento narrativo ha inizio sulla volta dove sono affrescati gli Evangelisti, intenti a comporre le Sacre Scritture da cui si apprende l’annuncio della salvezza. Sono loro che introducono il fedele nel mistero della Pasqua. Al centro dei costoloni della volta è poi collocata una stella ad otto punte: è un centro sacro atto a richiamare l’ottavo giorno.
Sulla parete occidentale si trova una lunetta con la raffigurazione della Sindone, che tratta della passione e della morte di Cristo. Sulla quella orientale è invece dipinta la Resurrezione. Il Risorto troneggia al centro della scena con un’esplosione luminosa, la cui fonte è Cristo stesso.
La parete principale invece è decorata con un affresco che vuole imitare, illusionisticamente, una grande pala d’altare. Raffigura la Vergine col Bambino e i santi Grato d’Aosta e Bernardo da Mentone. Ad oggi non vi sono notizie rispetto all’autore e alla committenza del ciclo, ma i dati di stile inducono verso l’epoca manierista.
L’ostensione “alla Chambery”
Tra i brani affrescati nella cappella di San Grato quella che raffigura la Sindone è di particolare interesse. Il sacro lino è sorretto da tre vescovi e da due nobiluomini, probabilmente da identificare con i duchi di Savoia Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I.
Il modello utilizzato dall’artista per raffigurare la Sindone è definito “alla Chambery”. E’ un modo di illustrare la reliquia di casa Savoia che si rifà alle storiche ostensioni - prima a Chambery e poi a Torino - dove il telo veniva mostrato alla popolazione sorretto da un numero dispari di figure religiose (normalmente vescovi) in modo da porre al centro la figura di rango più alto. In aggiunta vi potevano essere anche diaconi abbigliati con le vesti bianche ed intenti a sorreggere dei ceri.
L’ostensione “alla Chambery” è così definita per distinguerla dalle “adorazioni simboliche”, ovvero rappresentazioni nelle quali la Sindone è sorretta e mostrata da due figure sacre, solitamente la Madonna e i santi legati alla casata sabauda.
L’origine di questa iconografia trova riscontro già in alcuni codici miniati d’ambito francese della seconda parte del Quattrocento. A dare nuovo impulso all’utilizzo di tale modello è un’incisione di Giovanni Testa riferibile al 1578, anno di della celebre ostensione avvenuta il 14 settembre alla presenza di Carlo Borromeo. Nell’incisione di Testa un ruolo cardine è svolto dall’arcivescovo di Milano, attorniato da altri vescovi delle diocesi sabaude. L’affresco di Nole potrebbe collocarsi in questo alveo e ricalcarne l’impostazione.
Rispetto alla cronologia non vi sono ad oggi dati certi che permettano di puntualizzarla; tuttavia un’ipotesi plausibile potrebbe essere quella di connettere il ciclo con il possibile passaggio nel 1578 del lino da Chambery a Torino. Supporta inoltre la datazione intorno al 1580 il riconoscimento dei due nobili con i duchi di Savoia Emanuele Filiberto e Carlo Emanuele I, proprio a ridosso della morte del primo ed il passaggio del ducato al figlio.
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La Sacra Sindone e i duchi di Savoia
Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA)
Resurrezione di Cristo
Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA)
Madonna col Bambino e santi
Opera tattile - disegno per il rilievo
La Sacra Sindone e i duchi di Savoia - affresco
Opera tattile - disegno per il rilievo
Madonna col Bambino e santi - affresco
Opera tattile - disegno per il rilievo
Volta coi quattro Evangelisti -affresco
Lun-Dom | 09:00 - 18:00 |
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La Santa Messa di celebra sempre la prima domenica di settembre ed il 7 settembre in occasione della festa di San Grato
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