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Santuario di San Giovanni Battista d'Andorno

Diocesi di Biella ( sec. XVI; XVIII; XX )

Strada Provinciale, 13812 Campiglia Cervo (BI)

La prima costruzione del santuario, avvenuta grazie alle donazioni dei tanti fedeli, si completò nel 1605: essa è testimoniata dalla data che compare in un'iscrizione posta sul frontone del portale rinascimentale d'ingresso (HUMILES NON ELATI REPLEBUNT TEMPLUM DXX. M. IV 1605).
Della chiesa si hanno notizie dalle visite pastorali che la descrivono a semplice navata con tre altari dedicati al Battista e con una statua lignea del Santo che battezza Gesù.
L'afflusso dei fedeli che si recavano in processione al santuario in virtù dei poteri miracolosi attribuiti al santo sacello fu subito assai nutrito, tanto che si rese presto necessario provvedere alla costruzione dei primi edifici, attigui alla chiesa, destinati all'ospitalità dei pellegrini.

L'attuale struttura barocca del santuario è frutto di una terza fase costruttiva (1738 – 1781) sviluppatasi a partire da un ampliamento della sacrestia e del coro effettuati su disegno dell'architetto Bernardo Antonio Vittone.
In quegli anni si diede corso al nuovo edificio, la cui facciata a frontone in pietra locale presenta l'architrave del portale, la statua del Santo e un doppio cordolo orizzontale, attraversante l'intero prospetto con libere parafrasi latine di passi evangelici che richiamano San Giovanni Battista.
L'interno della chiesa, in stile barocco, è formato da una sola grande navata con volta a botte e con due cappelle poste su ciascun lato, dedicate ai genitori del Battista (Santa Elisabetta e San Zaccaria ed ai genitori di Gesù Maria Immacolata e San Giuseppe).
Oltrepassata la porta esterna, si trovano, sulla destra, le cappelle di San Zaccaria, padre del Precursore, e di San Giuseppe, padre putativo di Gesù e sulla sinistra quelle di Santa Elisabetta, madre del Precursore, e di Maria Santissima Immacolata, madre di Gesù.
Sempre sulla sinistra, all'interno della Cappella di Santa Elisabetta, in una nicchia, è ricavata la vasca battesimale. Sull'altare di questa cappella si trova il dipinto più notevole dell'intera chiesa: lo sposalizio mistico di Santa Caterina, pala del pittore valligiano di Jondini Giovanni Antonio Cucchi.
La copertura è formata da volte a crociera; quella sopra l'altare, con le figure dei quattro evangelisti, fu affrescata dai Fratelli Galliari nativi del vicino paese di Andorno Micca.
Le tele che ornano la chiesa testimoniano la rilevanza avuta dagli artisti locali: Bernardino Galliari sarebbe l'autore della pala posta sull'altare maggiore, mentre Giovanni Antonio Cucchi da Campiglia Cervo dipinse le tele poste sui due altari di sinistra.
La chiesa racchiude importanti opere d’arte come lo Sposalizio mistico di santa Caterina dipinto da Giovanni Antonio Cucchi di Jondini e il finto cupolino affrescato dai fratelli Fabrizio e Bernardino Galliari. Degni di nota sono inoltre l’ampia sacrestia e la ricca biblioteca, contenente una dozzina di cinquecentine e più di cinquanta ex- voto.

Nella seconda metà del Seicento vennero edificate anche, nei pressi della chiesa, alcune cappelle (oggi scomparse) intitolate alla vita del Battista.
Il piazzale superiore è del 1740, poi risistemato nel 1890 con la gradinata ed il piazzale inferiore e questo ampliato nel 1934 con la costruzione della sottostante palestra.
Il campanile, ubicato nella faggeta ed in posizione isolata, da dove la sua voce si sente in quasi tutti i cantoni della valle, possiede probabilmente la più grande e pesante campana del biellese (da cui "Campanone"), fusa sul posto nel 1764 da una precedente campana.
A valle del campanile: il cimitero edificato nel 1842 ed il parco della rimembranza realizzato negli anni venti.
Nel 1934 venne sistemato il grande piazzale di 4000 mq che precede il santuario ed è circondato dagli edifici dell'Hosteria, dell'Ospizio e del Collegio; in esso è posto un settecentesco caratteristico "bürnell" (fontana), realizzato in pietra locale.

SS. Messe nei giorni feriali (per tutto l'anno escluso i lunedì ore 16,45 )
Sabato e Prefestivi Prima Santa Messa ore 16 (ora solare)
SS. Messe alla Domenica e Festività ore 11.15 e ore 16 (ora solare)
All'ultima domenica di ogni mese: speciale preghiera per tutti i Figli già in cielo nella Celebrazione pomeridiana.
SS. Confessione : ogni domenica e festività : dalle ore 15 alle ore 15.45 (ora solare).

Le origini del santuario si collegano alla diffusione della devozione verso San Giovanni Battista nella Valle del Cervo.
Una tradizione popolare vuole – in accordo con un modello narrativo assai diffuso nell'arco alpino- che alcuni pastori rinvenissero in una grotta una statua del santo e decidessero di trasportarla con loro negli alpeggi: la statua, nottetempo, sarebbe ritornata nella sua grotta. Diversi tentativi analoghi ebbero, secondo la leggenda, lo stesso esito: così i fedeli riconobbero il carattere sacro e miracoloso della grotta e costruirono attorno ad essa una prima modesta cappella.
In effetti, la grotta scavata nella roccia che scende dal versante orientale della borgata Bussetti, costituisce l'originario luogo di preghiera, di epoca più antica, ma non definibile temporalmente. E' contenente una statua lignea del Battista del XVI secolo, e costituisce ancor oggi oggi un sacro sacello, posto all'interno del santuario in una cappella che si apre sulla destra all'inizio della navata, oltre che da un breve passaggio dall'attigua cappella di San Zaccaria.
Le condizioni di semioscurità dell'ambiente, la pavimentazione in lastre di pietra grezza e le stesse pareti con la volta irregolare, anche se parzialmente modificate nel tempo con materiali e colorazioni, che ne hanno in parte compromesso il carattere naturale originario, la rendono un luogo di raccoglimento suggestivo, che invita alla preghiera e alla meditazione.
La grotta e la statua evocano il leggendario ritrovamento che subito guadagnò fama al sito per le qualità taumaturgiche attribuite all'acqua che filtra dalle pareti della grotta (ritenuta miracolosa soprattutto per le malattie della vista). La tradizione di devozione popolare è testimoniata da un'interessante collezione di ex voto realizzati a partire dall'inizio del XVIII secolo.

Attualmente ripartito tra i Comuni di San Paolo e Campiglia Cervo (il confine passa attraverso la galleria che si insinua tra la chiesa e la Rettoria), il santuario di San Giovanni Battista d’Andorno è dal Cinquecento il luogo di riferimento morale della valle.
Anticamente era noto anche come santuario di San Giovanni Battista della Balma, dalla grotta dove ancora oggi è venerata la statua lignea del santo, vero fulcro dell’intero santuario.
Nel primo decennio del XVII secolo la spelonca fu inglobata nell'odierna chiesa, poi ampliata nel Settecento su progetto del celebre architetto Bernardo Vittone.
Nel 1608 si eressero la Rettoria e l’Hosteria, mentre nel 1680 il marchese d’Andorno Carlo Emilio San Martino di Parella fece costruire il proprio palazzo a chiusura del complesso verso valle, donandolo alla sua morte al santuario; nel 1713 diventerà sede delle scuole elementari maschili della valle, poi collegio-convitto ed infine colonia estiva per i giovani. Nel Settecento furono invece realizzati gli edifici di collegamento tra la chiesa e l’Hosteria, destinandoli al soggiorno dei pellegrini e agli esercizi spirituali dei religiosi.

Il santuario di San Giovanni vanta anche un Sacro Monte: alla fine del Seicento furono infatti realizzate cinque edicole dedicate ai santi eremiti (Santi Antonio Abate e Paolo Eremita, Sant'Ilarione, San Gerolamo, Sant'Onofrio e Santa Maria Maddalena) le quali costituiscono un suggestivo itinerario attraverso la mulattiera degli Urtüsc, che dal ponte di Campiglia Cervo giunge fino a San Giovanni.
Fino alla metà del XX secolo esisteva inoltre, in prossimità dell’attuale Parco della Rimembranza, una sesta cappella, dedicata a san Zaccaria, demolita per permettere l’allargamento della strada carrozzabile Rosazza-San Giovanni.
Negli immediati dintorni del santuario segnaliamo infine il già menzionato Parco della Rimembranza; il monumento a Edmondo De Amicis, grande frequentatore dell’Alta Valle Cervo, opera dello scultore Giuseppe Bottinelli (1925); il “Campanun”, innalzato nel 1740 su un preesistente campanile del XVII secolo; il cimitero (1842) con le tombe dei più illustri personaggi della valle, tra cui quella del senatore e filantropo Federico Rosazza Pistolet.

E' l'unico Santuario dedicato a San Giovanni Battista in Italia (e forse in Europa). Il più antico documento risale al 1512 e si riferisce a San Giovani Battista della balma (grotta, caverna, spelonca).

Accessibilità
Lun-Dom 08:00 - 18:00

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Lun -
Mar-Ven 16:45
Sab 16:00
Dom 11:15 16:00

All'ultima domenica di ogni mese: speciale preghiera per tutti i Figli già in cielo nella Celebrazione pomeridiana.
SS. Confessione : ogni domenica e festività dalle ore15 alle ore 15.45 (ora solare).

Info

cattedrale
Cattedrale di Biella
diocesi
Biella
tipologia edificio
Santuari
indirizzo
Strada Provinciale, 13812 Campiglia Cervo (BI)
tel
015 60006
cel
348/1521284
mail
info@santuariosangiovanni.it
web
www.santuariosangiovanni.i

Servizi

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