Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Santuario della Beata Vergine della Creta e delle Grazie
Diocesi di Alessandria ( sec. XVII; XIX; XX )
Viale Santuario, 2, 15073, Castellazzo Bormida
Il Santuario è cresciuto lentamente nel tempo, demolendo e ricostruendo l’edifico, o via via ingrandendolo fino ad avere le dimensioni e la forma attuali. Il nucleo originario era una modesta chiesa campestre con il campanile posto sul lato meridionale adiacente l’antica casa canonica, che si sviluppava sul sedime dell’odierna fabbrica. Nel XIX secolo per poter ingrandire la chiesa si è modificato il suo orientamento di 90° e nel 1886, seguendo il progetto dall’architetto Boidi Trotti, venne aggiunta la navata centrale con le cappelle sormontate dai matronei. Il nuovo avancorpo era concluso dalla facciata in mattoni, cancellata dopo l’edificazione del nuovo fronte nel 1922.
Oggi l’edificio presenta una planimetria articolata con corpi aggettanti, fra cui la Rotonda, una cappella a pianta circolare dedicata al culto della Beata Vergine della Creta, mentre il corpo principale, anticipato da una facciata con pronao e soprastante terrazzo, è a tre navate intersecate da un transetto in cui bracci hanno terminazione absidata; il presbiterio ha un’abside semicircolare, circondata dagli annessi locali della sacrestia. Nel punto di incrocio fra la navata centrale e il transetto sorge la cupola, mentre le campate circostanti hanno copertura voltata a botte e a vela. Le strutture della chiesa sono in muratura portante di mattoni pieni. Le coperture, sorrette da una struttura lignea, sono poste a vari livelli, considerando quella della cupola, il tetto piano del pronao e i tetti di corpi minori, della sacrestia e dei corridoi di collegamento. L’orditura è di tipo alla lombarda con terzere che appoggiano su poderosi archi in mattoni che scaricano il peso alle sottostanti murature perimetrali. Le volte interne sono in muratura di spessore pari almeno a 12 centimetri, la loro geometria è a botte o a vela con costoloni di irrigidimento in corrispondenza dei catini dell’abside e del transetto.
Il culto della Madonna della Creta a Castellazzo Bormida risale all’epidemia di peste del 1630, in seguito a cui Giovanni Viola nel 1631 fa costruire, nel sito ove ora sorge l’attuale Santuario, una chiesetta intitolata alla Madonna Vergine della Creta e delle Grazie. Al suo interno fu collocato il quadro della Vergine col Bambino, che tutt’oggi è conservato sull’Altare Maggiore del Santuario; tale immagine è del tutto identica a quella venerata nel Santuario della Madonna di Crea. Nel 1763 la chiesa, vetusta e inagibile già da qualche anno, viene demolita, ma la popolazione del luogo continua a venerare la Vergine nel sito ove sorgeva l’antico complesso, tanto che prima fu posta una croce in legno e, successivamente, un pilone con l’effigie della Madonna a opera del pittore G. Battista Bagliani di Bergamasco (1781). Il luogo, col passare del tempo, divenne meta di pellegrinaggi da parte della popolazione del Basso Piemonte e anche del Genovesato.
Il 12 novembre del 1797 fu posta la prima pietra per la costruzione di un nuovo edificio, che nei fatti sarà concluso solo dopo centotrent’anni, con la realizzazione della facciata che vediamo oggi. Nel 1927 il Santuario riceve l’onore dell’affiliazione alla Basilica Vaticana, equiparando i pellegrinaggi su Castellazzo a quelli che si svolgono a Roma. Nel 1947 Papa Pio XII conferì alla Beata Vergine della Creta e delle Grazie il titolo di Patrona dei Centauri. Il merito di questo titolo va alla caparbietà del Dott. Marco Re, fondatore nel 1933 del Motoclub di Castellazzo Bormida, che tanto si impegnò per raggiungere questa meta. Da quel lontano 1947, sempre nella seconda domenica di Luglio, presso il Santuario si danno appuntamento migliaia di motociclisti, provenienti da tutta Europa, per partecipare al suggestivo raduno internazionale dedicato alla loro Patrona.
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Dom | 10:00 | 18:00 |
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Info
- cattedrale
- Cattedrale di Alessandria
- diocesi
- Alessandria
- tipologia edificio
- Santuari
- indirizzo
- Viale Santuario, 2, 15073, Castellazzo Bormida
- tel
- 0131-275272
- beniculturali@diocesialessandria.it
- web
- www.diocesialessandria.it
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