La Chiesa di San Pietro Trobaso, di origine seicentesca, fu costruita al di fuori dell’abitato di Verbania su una preesistente chiesa romanica, di cui rimangono il campanile e una cappellina. Il campanile conserva la struttura originaria a doppie arcate cieche su ogni faccia ripetute per ogni piano e forate da monofore o feritoie. La facciata a capanna presenta un porticato di accesso tipico seicentesco e dell’architettura della zona. Nell’interno le due navate originali furono fuse in una navata unica alla fine del Seicento e abbellite con numerosi affreschi, arredi e stucchi realizzati tra Cinque e Seicento, ma anche decorazioni scultoree di inizio Novecento. Sulla facciata Sud-Ovest e su quella Sud-Est della Chiesa sono presenti due meridiane verticali. Elemento degno di nota è l’altare ligneo seicentesco alto otto metri che campeggia nella zona presbiteriale. Esso è interamente intagliato e scolpito con intricate colonnine tortili, timpani e cupole che evidenziano tutto lo stile Barocco nel quale è stato realizzato. Negli anni la chiesa è stata oggetto di vari restauri, tra i quali quello dell’altare e quello per la Cappella del Crocifisso, nella quale sono stati scoperti due affreschi cinquecenteschi che la parrocchia ha in animo di riportare totalmente alla luce. Proprio durante il restauro del 2003, al di sotto della pavimentazione ottocentesca, sono state ritrovate evidenze della ristrutturazione risalente al XVI- XVII secolo, epoca in cui la chiesa venne ampliata. Le parti più interessanti della pavimentazioni sono databili al periodo romanico, epoca in cui la parrocchia costituiva un punto di riferimento per tutta la Valle Intrasca e la Val Grande. Inoltre vennero ritrovate tracce umane sia all’interno della chiesa sia nella zona adiacente, probabilmente risalente ad un cimitero collettivo per la peste del XVII secolo.