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Santuario di Nostra Signora delle Grazie

Diocesi di Mondovì ( sec. XV )

Via Nostra Signora delle Grazie, 18100 Imperia IM

Adagiato su un promontorio immerso tra il verde degli ulivi, il Santuario domina il paese di Montegrazie, una piccola frazione di Imperia.
La sua storia ha radici nel XIII secolo quando, secondo una tradizione comune anche ad altri luoghi di culto mariani del Ponente Ligure, la Madonna, apparsa ad una pastorella sordomuta, avrebbe indicato quel luogo per la costruzione di una cappella. Divenuto punto di riferimento per la comunità locale, la crescente devozione mariana portò alla costruzione accanto a questo primo edificio, ancora esistente, di una nuova e più ampia chiesa a partire dalla prima metà del XV secolo e conclusa entro il 1450, data riportata in un’iscrizione sopra il portale principale. La facciata presenta due monofore laterali ad arco tondo e un importante portico che poggia su quattro colonne con capitelli in stile gotico.
Internamente la struttura è suddivisa in tre navate separate da due ordini di dieci colonne ed è impreziosita da dipinti murali di assoluto rilievo che si articolano su più registri, dalla sommità del tetto sino a terra. Ai fratelli Tommaso e Matteo Biazaci da Busca fu affidata la decorazione pittorica di entrambe le pareti della navata settentrionale (Teoria della Morte e Oltretomba e scene della Passione di Cristo) e delle absidi maggiore (Adamo ed Eva e teoria di Apostoli) e di sinistra (Storie di San Giovanni Battista). Singolarmente la decorazione, terminata il 30 maggio 1483, in corrispondenza delle scene della Passione, sulla parete destra della navata, doveva già presentare problemi conservativi se negli anni Quaranta del Cinquecento il pittore Pietro Guido da Ranzo (1499-1542) interveniva sovrapponendosi con un nuovo strato di intonaco e la quasi puntuale riedizione dell’idea dei Biazaci.
A San Giacomo Maggiore sono dedicati gli affreschi dell’abside destra, realizzati nel 1498 dal pittore Gabriele della Cella di Finale Ligure, così come la semicolonna destra con due ex voto marinari e il Beato Bernardino da Feltre, istitutore dei monti di pietà. Dopo il Concilio di Trento (1545-1563) l’edificio subì pesanti manomissioni con la creazione di cinque nuovi altari, l’innalzamento di un pulpito e, soprattutto, la copertura dell’intero apparato pittorico sotto uno spesso strato di intonaco. Tracce dei dipinti furono riportate in luce in seguito ai lavori di consolidamento dell’edificio danneggiato dal terremoto del 1887. Nel 1926, in occasione del rifacimento del tetto e dell’ampliamento della sacrestia, furono recuperati anche gli affreschi delle absidi laterali. Con la demolizione di tutte le strutture non originarie, ad eccezione dell’altare maggiore barocco in marmo, nel 1939 il santuario assumeva l’aspetto attuale.
Nel 1951 il primo restauro complessivo ha permesso il ripristino della visibilità dell’intera decorazione, di cui sono state chiarite le modalità e le fasi di esecuzione nel corso dell’intervento condotto negli anni 1993-1996. All’originario apparato decorativo del Santuario appartiene anche l’imponente polittico a più scomparti su tre registri sovrapposti firmato dal milanese Carlo Braccesco “Carolus Mediolanensis pinxit 1478”, ora nella locale chiesa parrocchiale.

I cicli affrescati presenti nel Santuario di Montegrazie sono legati alle scene della vita di Cristo, della vita di San Giovanni Battista, della creazione e del Giudizio Universale. Nella navata laterale trova posto l’imponente ciclo raffigurante le virtù, i vizi e le pene infernali cui si sovrappone il Giudizio Universale. La raffigurazione non presenta la disposizione canonica in fasce sovrapposte nelle quali alle Virtù sottostanno i corrispondenti Vizi e le relative pene infernali: nel caso di Montegrazie le Virtù sono raffigurate in basso e procedono da destra a sinistra; ad esse succedono, nel medesimo registro, i Vizi, i quali procedono sempre da destra a sinistra, incatenati al collo e condotti da un diavolo. Grande spazio è dato, nel registro superiore, alle pene infernali corrispondenti. Alle scene legate al Giudizio, alle Virtù e ai Vizi sono collegate quelle dei progenitori, Adamo ed Eva, dai quali hanno inizio tutte le vicende della salvezza.
L’abside della navata sinistra presenta le scene della vita di San Giovanni Battista, le quali sono desunte dai Vangeli canonici: si legge il battesimo di Cristo nel Giordano, la cattura del Battista, la decollazione e Salomè che reca alla madre Erodiade la testa del Battista posta su di un piatto.
Nel Santuario è infine presente il polittico del milanese Carlo Braccesco nel quale la Vergine è attorniata da una teoria di santi tra i quali si riconoscono, tra gli altri, San Giorgio, San Bernardo da Mentone, San Bernardo di Chiaravalle, San Cristoforo, San Pietro Martire, Sant’Antonio abate, San Giovanni Battista, San Sebastiano, Santa Caterina d’Alessandria, Santa Caterina da Siena.

Link esterni
Accessibilità
Lun-Dom 07:30 - 18:30

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Info

cattedrale
Cattedrale di Mondovì
diocesi
Mondovì
tipologia edificio
Santuari
indirizzo
Via Nostra Signora delle Grazie, 18100 Imperia IM

Servizi

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