Edificato in un piccolo villaggio di montagna, a 30 km a sud del lago di Ginevra, nel dipartimento dell’Alta Savoia, regione dell’Auvergne-Rhône-Alpes, il complesso abbaziale di Abondance fu fondato nel XII secolo dai canonici di Sant’Agostino provenienti dall’Abbazia di Saint-Maurice d’Agaune. Conserva ancora la chiesa con annesso chiostro e gli edifici conventuali. Nel XVII secolo il sito fu occupato dai monaci cistercensi che vi rimasero fino alla soppressione nel 1761. Al 1875 risale l’iscrizione nella lista dei monumenti storici nazionali. Sebbene in Italia siano numerosi i chiostri dipinti del XV secolo ancora conservati, in Francia sono del tutto eccezionali e quello di Abondance si impone come rara espressione dello stile tardo gotico in Savoia. Costruito tra il 1330 e il 1354, fu decorato ad affresco con un ciclo dedicato alla Vita della Vergine (in origine probabilmente composto da venti scene), realizzato nel 1430 circa da una bottega vicina a Giacomo Jaquerio, uno dei massimi esponenti della pittura gotica nel ducato sabaudo. Delle sedici scene rimaste quelle meglio conservate nei lati est e sud raffigurano: Annunciazione, Visitazione, Natività e Adorazione dei pastori, Circoncisione e Presentazione di Gesù al tempio, la Fuga in Egitto, le Nozze di Cana. L’intero lato nord è stato distrutto da un incendio nel 1728 e di quello ovest rimane solo una campata voltata nell’angolo sud-ovest. Il chiostro si distingue anche per l’apparato scultoreo originale ancora presente, di cui il portale della Vergine, che compare nel timpano assisa in maestà con il Bambino in braccio, costituisce l’esempio più rilevante e finemente realizzato. Anche tutte le chiavi di volta delle campate sono scolpite con simboli dello zodiaco e dei lavori dei mesi, così come i capitelli delle colonne ornati da motivi vegetali o geometrici.