Settecento
E’ l’epoca d’oro dell’arte piemontese, a partire dal trasferimento di Filippo Juvarra da Roma a Torino.
Superga, il Carmine a Torino sono aperture che scuotono il torpore da provincia del Piemonte, abituato a servirsi degli abili ma tradizionalisti mestieranti luganesi. Tutto passa da disegno, dal progetto. Ora si pensa in grande pur nella piccola dimensione dei “Pensieri”, i disegni del “gran Juvarra” (Piranesi). Ne nasce una scuola.
Benedetto Alfieri continua l’opera del siciliano sul lato classico, mentre Bernardo Antonio Vittone fonda il guarinismo. Ambedue le tendenze spopoleranno nel centro Europa.
Nella provincia cuneese il solido Francesco Gallo costruisce numerosissimi edifci, cercando di coniugare il meglio di questa stagione irrepetibile, in uno Stato ampliato e finalmente territorialmente sicuro.