Chiese a porte aperte
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il mio itinerario
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Chiesa Natività di Maria Vergine (SALA MONFERRATO)
Diocesi di Casale Monferrato ( sec. XVI; XVIII )
Via Asilo, 6
Nel 1584 si stava già lavorando alla costruzione di una chiesa centrale, dato che la parrocchiale S. Maria di Graffagno fino a quel momento era “fuori del luogo di Sala”. Nel 1597, pur non del tutto completata, la chiesa era già in funzione, col titolo di S. Giovanni Battista e S. Giacomo; nel 1701 venne aggiunta la sacrestia come ringraziamento di un’evitata scorreria di soldati alemanni; nel 1791 vennero ampliati il coro, il presbiterio e la sagrestia su progetti degli ingegneri Giovanni Francesco Bellone e Antonio Vigna. L’altare maggiore (acquistato dalla parrocchiale di San Germano di Casale) venne sistemato nel 1793. Nel frattempo venne ricostruito il campanile. Nel 1830 vennero forniti i mobili in legno intagliato per la sacrestia, la tribuna d’organo, il pulpito e il coro. Dieci anni dopo venne istallato l’organo costruito dai fratelli Lingiardi. Degli affreschi sulla volta a botte vennero incaricati i fratelli Ivaldi di Acqui, detti “I Muti”, i quali eseguirono il lavoro nel 1858-59. Il 2 settembre del 1860 veniva inaugurata.
L’incontro di Gesù e Maria durante la salita al Calvario. Nella prima cappella laterale a sinistra, assegnata nel 1597 alla famiglia Bellone, si può ammirare il dipinto attribuito al pittore Guglielmo Caccia detto il Moncalvo. Il quadro venne commissionato dalla marchesa Bartolomea Della Sala Bellone, infatti nell’angolo in basso a destra, si nota uno stemma recante le armi dei Bellone e dei Della Sala e le iniziali “B.S.B.”, scioglibili in “Bartolomea-Sala-Bellone”. Nel dipinto è raffigurato sullo sfondo il castello di Sala nel suo assetto cinquecentesco. Tra le figure rappresentate, spiccano sulla sinistra della tela due uomini su bianchi cavalli con abiti e copricapo tipici dell’epoca (Cinque-Seicenteschi).
Vergine Assunta tra i Santi Francesco e Caterina d’Alessandria. Nella prima cappella a destra si trova il secondo dipinto di Guglielmo Caccia. La prima attestazione documentaria del dipinto risale al 1619. La tela raffigura la Vergine, in alto al centro, attorniata da nuvolette ed angioletti, mentre ai suoi piedi sono inginocchiati sulla sinistra San Francesco, che tiene nella mano destra un crocifisso, a destra Santa Caterina d’Alessandria recante nella mano destra la palma del martirio e appoggiata sulla caratteristica ruota dentata, mentre sul capo porta una corona d’oro decorata con perle e gemme incastonate ed un anello con gemma sull’anulare destro.
Vergine attorniata dai misteri del Rosario. Essa raffigura la Vergine col bambino seduta in trono al di sopra di due alti gradini, posta all’interno di un arco a tutto tondo con cortine alle spalle e due angioletti recanti sopra al suo capo una corona di rose. All’interno dell’arco sono posti tredici tondi con i misteri del rosario, mentre altri due tondi sono collocati negli angoli in alto del dipinto. Ai lati della Vergine sono inginocchiati sulla sinistra San Domenico di Guzman che bacia il rosario offertogli dal Bambino Gesù; sulla destra Santa Caterina da Siena che riceve invece il rosario dalla Vergine. Più in basso, sulla sinistra Papa San Pio V (originario di Bosco Marengo e una nobildonna riccamente vestita.
Presbiterio, parete destra, tela di Giorgio Alberini “Sant’Orsola tra le Sante Lucia, Agata, Caterina e Apollonia”, (1605). Al centro Sant’Orsola coronata, con i caratteristici attributi iconografici della freccia nella mano sinistra e del vessillo con croce nella mano destra, affiancata sul lato sinistro da Santa Lucia (identificabile dai due occhi infilzati su uno spuntone) e da Santa Caterina d’Alessandria, coronata, con la palma del martirio e la ruota dentata, mentre sulla destra sono le figure di Santa Apollonia, recante in mano la pinza con il dente estratto e la palma del martirio, infine Sant’ Agata con le mammelle sul piatto e un libro nella mano sinistra.
Presbiterio, parete sinistra, tela di Giorgio Alberini “San Sebastiano in mezzo ai Santi Rocco ed Antonio”, (1610). Al centro San Sebastiano, legato ad un albero trafitto dalle frecce, affiancato a sinistra da Sant’Antonio abate con l’attributo iconografico del fuoco posto ai suoi piedi; a destra San Rocco vestito da pellegrino, con il lungo bastone, che mostra la piaga sulla coscia, mentre ai suoi piedi sta il cagnolino con il pane in bocca.
Prima cappella a sinistra, tela di Cesare di Moncalvo “Battesimo di Cristo” (1609-1610), della bottega del Caccia. Il quadro raffigura Gesù mentre riceve il battesimo da San Giovanni Battista nelle acque del Giordano. Il Battista versa l’acqua sul capo del Cristo per mezzo di una conchiglia e reca nella mano sinistra una rudimentale croce sulla cui sommità sventola un cartiglio.
La parrocchia di Sala Monferrato è intitolata alla natività di Maria Vergine che viene celebrata ogni anno l'8 settembre mediante una processione che si svolge nel corso della domenica più vicina al giorno della festa. Durante la processione la popolazione porta a spalla lungo le vie del paese la statua della Vergine.
La devozione alla Madonna viene inoltre solennemente celebrata nel mese si maggio con la recita del Santo Rosario che si tiene ogni domenica sera in differenti zone del paese (all'aperto in caso di bel tempo e in parrocchiale in caso di pioggia) e con il pellegrinaggio al Santuario Madonna di Crea che dal 1734 si svolge ogni anno nel corso della prima domenica di maggio. L'ultima domenica del mese di maggio, invece, si svolge la processione delle rogazioni promossa già in tempi antichi per invocare la protezione sui campi e sul raccolto.
Oltre alla grande venerazione per la Vergine, la comunità di Sala ricorda ancora il copatrono San Giacomo, festeggiato ogni anno il 25 luglio in occasione della festa patronale. Il santo è raffigurato sia sulla lunetta sopra il portale all'interno del dipinto realizzato nel 1986 da Andrea Conti, sia nel presbiterio dove nella volta raffigurata dai fratelli Ivaldi è visibile la scena del Martirio di San Giacomo, mentre nella tela posta alle spalle dell'altare maggiore il santo è rappresentato sempre da Ivaldi in ginocchio ai piedi della Vergine con il Bambino.
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Accessibility
Lun-Sab | chiuso |
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Dom | 16:30 - 19:30 |
La chiesa è aperta la prima e la terza domenica del mese da maggio a ottobre ad eccezione del mese di agosto
The building may be visited at the times indicated unless a religious function is in progress
Lun-Dom | - |
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Info
- cathedral
- Cattedrale di Casale Monferrato
- diocese
- Casale Monferrato
- type of building
- Chiese e comunità parrocchiali
- address
- Via Asilo, 6
- cel
- 392.9388505
- antipodescasale@gmail.com
Services
- accessibility
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- educational
- guides
- bookshop
- food venue
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