La chiesa venne edificata tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo dai Francescani Conventuali Minori. Costituisce in Piemonte un esempio di architettura lombarda con influenze cistercensi.
La facciata, in muratura a vista, ha il fronte a capanna ed è caratterizzata da poderosi contrafforti aggiunti nel 1644. Al centro campeggia il portale strombato, con colonnine in pietra e capitelli a crochet, sovrastato da un frontone triangolare in mattoni.
L’orientamento dell’edificio è canonico, con l’abside a levante e facciata a ponente, e ricalca lo schema costruttivo in uso alle chiese francescane tra il XIII ed il XIV secolo: pianta basilicale a tre navate con volte a crociera rialzata su archi ogivali, sorretta da costoloni carenati. I pilastri e le colonne sono caratterizzati cromaticamente da fasce alternate in cotto ed arenaria. Custodisce affreschi trecenteschi ed un ciclo frammentario del 1426-1430 con le Storie di San Giovanni Battista.

Il Museo degli arredi
Posto nell’ala superstite dell’antico chiostro, è costituito dalla Sala Capitolare in cui si conserva un’importante ciclo pittorico del XIV secolo, di cultura lombarda. Tra i vari arredi qui esposti sono il Triregno del papa san Pio V, sculture rinascimentali e reliquiari romani del 1710-1711.
La sacrestia conserva armadi lignei settecenteschi, due affreschi di eguale soggetto della Vergine col Bambino e santi: uno del 1532 di Luchino Ferrrari ed uno del 1713 di Giovanni Monevi.
Nella Quadreria sono esposti alcuni dipinti quali una Via Crucis del bolognese Pietro Fancelli del 1796, una sequenza di tele seicentesche degli Apostoli e la cinquecentesca pala della Vergine col Bambino tra San Francesco e San Biagio.