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Église Saint-Maurice

Diocesi di Susa ( sec. XV )

Rue Saint-Maurice, 74000 Annecy, Francia

Situata nel centro storico di Annecy, nel dipartimento francese dell’alta Savoia, la chiesa è edificata a partire dal 1422 come cappella dell’insediamento domenicano promosso dal cardinale Jean-Allarmet de Brogny (1342-1426), all’indomani dell’incendio che aveva devastato la città. A Jean Magnin si deve il proseguimento della fabbrica con la costruzione della navata. Segue nel corso del Cinquecento la fondazione delle cappelle laterali ad opera di corporazioni e famiglie nobili locali.
L’edificio, impostato sul modello delle chiese dell’Ordine Domenicano con ampia navata centrale funzionale ad accogliere un numero sempre maggiore di fedeli, si impone come luogo privilegiato della devozione locale, ruolo che mantenne fino alla fine del XVIII secolo. In seguito alla Rivoluzione francese, la chiesa fu saccheggiata e adibita a mercato del grano fino al 1802, quando ripristinato il culto cattolico, fu intitolata a Saint-Maurice, santo protettore della Savoia.
Il restauro condotto nel 1956 ha riportato in luce due testimonianze straordinarie della decorazione pittorica quattrocentesca: l’Assunzione della Vergine sorretta da quattro angeli tra le figure inginocchiate del beato cardinale Pierre de Luxemburg (1369-1387) e dell’apostolo Tommaso, dipinti in una nicchia (originariamente più profonda) su un pilastro nella navata centrale, in prossimità dell’ingresso alla cappella fondata nel 1478 dai Savoia-Luxembourg. Legato all’incredulità di San Tommaso e alla miracolosa discesa della cintura della Vergine, il soggetto è ispirato ad un episodio apocrifo raccontato dal domenicano Jacopo da Varagine nella sua celebre Leggenda Aurea. Il tema è raffigurato negli stessi anni a Notre-Dame des Fontaines di La Brigue ma all’interno di un ciclo dedicato alla vita della Vergine.
Raro e di particolare rilievo è anche il grande dipinto murale (h 2,20x5 metri) che orna la parete sinistra del coro, frammento di una più ampia composizione e fino ad allora nascosto dietro gli stalli lignei. Simboleggia la sepoltura di Philibert de Monthouz, consigliere dei Duchi di Savoia e di Borgogna, morto nel 1458. Domina la composizione un grande sarcofago lapideo su cui è raffigurato lo scheletro del defunto. Tutt’intorno, all’interno di nicchie architettoniche con volte a crociera, è il corteo di piangenti vestiti del saio. L’affresco, realizzato a grisaille, cioè a monocromo nei toni del grigio, è attribuito ad Hans Witz, originario di Eichstätt in Baviera, attivo dalla metà del Quattrocento per l’alta committenza dei Savoia tra Chambéry e Ginevra e punto di riferimento essenziale per gli scambi tra l’Italia e il Nord Europa.
Gli importanti lavori condotti nella chiesa a partire dal 2014, hanno permesso di approfondire la conoscenza materiale e formale di queste pitture.

La figura della Vergine è tra le più venerate nella liturgia cristiana cattolica e ortodossa e conseguentemente la rappresentazione della sua vita è tra le tematiche più presenti nella storia dell’arte e nei cicli affrescati presenti nelle chiese cristiane. I Vangeli canonici forniscono un quantitativo limitato di notizie relativamente alla figura della Madre del Cristo, mentre una maggiore fonte di ispirazione è giunta agli artisti dai Vangeli apocrifi e in particolare dal Protovangelo di Giacomo, databile al 150 circa: in quest’ultimo testo sono presenti le storie della nascita, infanzia e giovinezza di Maria. Dal Vangelo di Gamaliele (IV sec.) vengono invece attinti particolari legati al dolore vissuto dalla Vergine durante avvenimenti della Passione di Cristo, mentre i racconti della Dormitio Mariae (II-V sec.) narrano del trapasso e dell’Assunzione di Maria.

Link esterni
Accessibilità
Lun-Dom 09:00 - 18:00

Il bene sarà visitabile negli orari indicati salvo celebrazioni liturgiche

Info

cattedrale
Cattedrale di Susa
diocesi
Susa
tipologia edificio
Chiese e comunità parrocchiali
indirizzo
Rue Saint-Maurice, 74000 Annecy, Francia

Servizi

accessibilità
sconosciuto
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didattica
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