Chiese a porte aperte Share Tweet il mio itinerario ?
Cappella Santa Maria delle vigne
Diocesi di Mondovì ( sec. X; XIV )
strada Santa Maria, 12084 Mondovì Cuneo
La cappella sorge sulla sommità di un dolce colle della Garzegna e si ritiene sia il monumento più antico dell'area monregalese, dopo la Pieve di S. Maria Assunta di Breolungi, poiché il corpo centrale e l'abside risalgono al X secolo. Anche se purtroppo le notizie sulla cappella, riportate sul Registro della Contabilità della Parrocchia di S. Giovanni ed Evasio di Carassone, iniziano nel 1828.
La facciata a capanna è del 1900, in stile neogotico: mattoni a vista con elementi decorativi in cemento, prefabbricati (portale, finestre bifore, rilievo con Madonna tra Angeli, pinnacoli laterali).
La parte architettonica più interessante riguarda il nucleo originario del X secolo comprendente 1'abside con il caratteristico motivo ad archetti pensili e le due campate di navata che la precedono, in muratura quasi esclusivamente di pietra arenaria delle Langhe.
L'interno ha una decorazione pittorica ad affresco del primo Trecento, di cui la parte più notevole si dispiega nella conca absidale. Sopra lo zoccolo che è rappresentato da un drappeggio continuo, sono disposti alcuni Apostoli, San Paolo e Giovanni Battista; nel catino il maestoso Cristo Pantocratore, assiso in trono e magnificamente ammantato, è contornato dai simboli dei quattro evangelisti su uno sfondo blu scuro stellato.
Sopra la porticina della sacrestia una Madonna con Bambino, originale per l'atteggiamento della madre che circonda con il braccio destro le spalle di Gesù, seduto sulle sue ginocchia, in atto di amorevole protezione.
Sulla parete laterale a destra, nella lunetta sopra la finestra, una delicata Natività vede il Bambino disteso per terra, tra Maria e Giuseppe, inginocchiati in adorazione, in uno spazio che ha per fondale un lontano paesaggio: opera alquanto più tarda del ciclo principale, forse del XVI se¬colo.
Gli affreschi sono stati più volte restaurati nei secoli, spesso ridipinti con procedimenti piuttosto arbitrari e risultati discutibili, come fece in parte Giovanni Toscano nel 1896.
Negli anni 1990-94 sono stati effettuati i nuovi restauri.
La cappel¬la di S. Maria "delle Vigne" si innalza nella zona denominata Garzegna e deve il suo nome alla vite che un tempo era molto coltivata su queste colline.
Gli abitanti del rione Carassone, un tempo, facevano scampagnate nel verde, all'ombra dei gelsi, per godere del bel panorama sulla collina di Piazza e ogni primavera della fioritura di peschi e meli ma soprattutto di stupendi tulipani selvatici che spuntano, come per miracolo; nell'ottava dell'Ascensione si donava un grosso pa¬ne quando si tornava dal Santuario; mentre nelle sere estive i giovani si trovavano sotto l'olmo di Santa Maria per deci¬dere in quale stalla recarsi in vijà per ascoltare le storie degli anziani.
Sono due le processioni che, ancora oggi, partono dalla Chiesa parrocchiale e serpeggiano tra il verde fino alla Cappella: la sera del 31 maggio, a conclusione del mese mariano e la mattina del 15 agosto per la festa dell’Assunta.
In agosto, ci si prepara con la novena e dopo la Messa viene offerto un torcetto dolce; nel pomeriggio vespri e giochi popolari.
Il pittore Nino Fracchia ( 1888 – 1950) morto in solitudine nella sua casa di Carassone, in uno dei suoi ultimi lavori abbozzò la proces¬sione dell'Assunta: veli, ceri, bianche tuniche, fanciulle oran¬ti... “ voglio credere che nella sua mortale agonia, l'artista so¬litario abbia trovato conforto av¬viandosi col cuore per il sen¬tiero del Rio Bianco, fra le sie¬pi di biancospino e i prati dì tu¬lipani d'oro, passo passo salen¬do con la processione... sino a giungere a questa antica cap¬pella, e proprio qui, finalmente, la sua anima inquieta e tormen¬tata abbia ottenuta la propria assunzione al regno eterno di bellezza, d'amore, di pace.” ( Un om drolo, 1951).
Nel Settecento, in un ciabòt sul poggio vicino alla cappella l'abate Giambattista Beccaria, pioniere degli studi sull'elettricità, sulla scia del Franklin e in anticipo sul Volta, vi conduceva misteriosi esperimenti e la gente del posto che udiva quegli scoppiettii e vedeva quei balugginii si segnava in fretta e passava alla larga da quel “mago della Garzegna”.
Sicuramente nel 1796 durante la campagna napoleonica in Italia, passarono le truppe francesi per scontrarsi nella battaglia di Mondovì e qui fu ferito a morte il generale Enrico Von Stengel.
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per le visite dal 1 Maggio al 31 ottobre, contattare al numero +39 339643781
Info
- cattedrale
- Cattedrale di Mondovì
- diocesi
- Mondovì
- tipologia edificio
- Antiche cappelle
- indirizzo
- strada Santa Maria, 12084 Mondovì Cuneo
- cel
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